Un sorriso, splendido ma un pò triste;
un amore immenso: la sua bambina; un “perduto” che non tornerà più ma le
permette di mostrare i sentimenti in quella
poesia che lei stessa è, in quelle “geografie” disegnate entro una vita di riflessioni
e concretezze che l’hanno fatta lottare col tutt’intorno temprandola donna,
madre, poeta. Emilia Barbato ha dentro un mondo che si muove instancabilmente
cercando il perché di tutte le cose, che vuole esplodere in parole, un mondo
che offre e vuole amore pulito, senza ombre, senza troppi chissà, solo amore,
nella parola, nel gesto, nel comprendersi e anche nel respingersi
Nei gesti abituali, talvolta, si raddensa la commozione.
Come staccarsi dalle pagine di poesia,
oppure cercare, negli occhi puliti, la notte.
Tremare della sua limpidezza,
nell'aria tersa di neve.
È come se il consueto scivolasse tra pieghe nascoste,
seguendo la lentezza e la cura di un rituale.
Ecco, la vita vissuta con
rispetto, come un rituale da seguire, senza cadere nell’abitudine o fare del
consueto qualcosa che alimenti i sensi e le passioni.
Per Emilia, piena di grandi
valori, la famiglia, l’amicizia, il rispetto per la natura tutta, sono le fondamenta
della vita e la poesia ne è la rappresentazione vera
Le mattine riposano nella curva
delle nostre braccia,
si radunano felici tra la tua tonda
e la mia che ti protegge
che fa dimenticare le brutture e le falsità che ci circondano
lasciando che emergano dall’anima i versi che la rendono persona speciale.
Emilia Barbato contiene in sé un
universo fatto di realtà reale ma anche di bambole giusto per non dimenticare
che le carezze vere, anche fatte solo di buone parole, si offrono ma si ha bisogno
anche di riceverle e lei ne merita tante.
Hanno un'aria così infelice i rami durante la stagione invernale,
si protraggono scuri.
Avanzano sghembi,
come dita nervose nell'atto di graffiare un cielo troppo grigio.
Crepitano nel desiderio di strappare un foglio dal panorama
infinitamente malinconico.
O forse solo la voglia di cercare un crepaccio azzurro e sereno.
Per la splendida persona che è, per
quel suo sguardo che scruta ogni orizzonte, per l’amore che porta dentro e per
la bella poesia che emana, a Emilia Barbato va la mia ammirazione e il rispetto
per ciò trasmette.
da “Geografie di un orlo” CSA Editrice
Il desiderio mio di pace ed
un'altura,
nel rumore che fa il vento tra le
rupi.
Corrono lungo i fianchi le
parole,
siedono sulle dita.
Gustiamo il sapore di un martello
lontano
che batte il tempo,
nella pigrizia di un giorno
voluto lento.
Ci fa da compagna la morbidezza
del pendio,
digrada in una verde onda.
Dire poi che sarebbe bello
parlare
senza il suono della bocca,
leggendo solo le pagliuzze dei
tuoi occhi,
sentire quanto presagisca sentimento
questa lieve assenza.
altre poesie
La poesia più bella ha la forma
delle tue mani quando scrivi,
il sapore delle parole che si
formano, piene, nella bocca.
E’ il respiro delle mattine
che si affastella ai primi gesti
che mi hai insegnato ad amare,
la malinconia che si scioglie,
come lingue di bruma, tra i rami.
Il restare, paralleli, mentre
guardiamo lo stesso orizzonte,
quando lasciamo dire di noi a
quel libro
che ci guarda, sospeso in una
data, dal tavolino.
Sono i miei passi che si
confondono dove lasci i tuoi,
le fioriture selvatiche che
riposano lungo i muri
e i miei occhi che ti accarezzano
da lontano.
*
Toccare le mattine
ripiegate tra le tue dita fitte
di poesia
e scrivere
-della necessità e di come-
certi cieli facciano l’estasi
e poi decidano la morte
sottraendosi incautamente alla
vista.
“Geografie di un orlo” è il suo
esordio letterario.
3 commenti:
Ci fa da compagna la morbidezza del pendio,
digrada in una verde onda.
queste parole sono illuminanti della ppesia di Emilia, morbida e dolce, a leggerla ad alta voce si scioglie in bocca, come cioccolata di pregio. grazie
leggo per la prima volta le parole di Emilia e mi sembrano tutte "cerchiare" o "cercare" una curva
...una curva di cielo tra gli occhi e le mattine, mai consuete né puoi dirle semplici ma solide di "perché"
elina
Un grande apprezzamento per le sue parole, da quando la conosco.
Le voglio un gran bene e la stimo indipendentemente dall'affetto.
A lei auguro grandi traguardi, nella scrittura e nella vita.
Q.
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