Dal notevolissimo rapporto
che hai con la parola si presuppone un buon rapporto con te stessa, vorrei
dunque chiederti quali sono i tuoi riferimenti ed in che maniera valuti il peso
di un verso? Emotivo, sensitivo o ambedue le cose nella cava della tua poetica?
Il verso è espressione
profonda del mio spirito. Scrivo con i sensi e l’esperienza animica che nel mio
percorso di vita si intrecciano alla realtà. Il peso di un verso è direttamente
proporzionale al peso della mia vita e alla fatica di trovare strade che mi conducano
a denudarmi dei sentimenti umani più comuni come l’amore, la gioia, la rabbia,
il dolore, la speranza. Ho un rapporto profondo con la mia interiorità e tendo
a scavare dentro me stessa incessantemente. Amo poi concentrare la mia
attenzione sulla psicologia umana, con le sue ricchezze e le sue miserie,
traendone spunti per confrontarmi. Avviene una catarsi ogni volta che compongo
versi e molto spesso scrivo guidata da un meccanismo che definirei ipnotico e
di trance, che mi permette di arrivare esattamente là dove voglio andare. Ma
scrivo continuamente dentro me stessa e mando a memoria i versi come un mantra
perché non vadano perduti.
Perché “scorrono le cose
controvento”, in che misura ti ritornano i versi nell’anima e ti preparano al
successivo?
Il titolo della raccolta è
incentrato sulla fatica di vivere. In ogni poesia che la compone c’è uno
stretto legame al desiderio di riuscire a camminare in una bufera restando in
piedi. La vita è un cammino misterioso e difficile; la poesia mi permette di
percorrerlo consapevole di buche e trabocchetti insormontabili a prima vista.
Vado contro vento ogni giorno e la mia poetica non è altro che specchio fedele
della mia impossibilità ad arrendermi ai gesti insensati e alle brutture del
mondo che abito. Ogni verso che esce dalla mia penna è un rimando al verso
successivo nell’instabilità delle cose, nel muoversi dei concetti pensati, nel
tentativo di fermare quella corsa a ritroso che invoca un fermo di Bellezza.
Un sentito ringraziamento a
Federica Galetto e auguri per la sua opera
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